Sonata d’inverno by Dorothy Edwards

autore:Dorothy Edwards [Edwards, Dorothy]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Fazi Editore
pubblicato: 2021-12-22T12:53:48+00:00

1 Florimell è un personaggio di La regina delle fate (1590), il poema di Edmund Spenser (libri III e IV), nel quale è dipinta come l’emblema della virtù femminile.

3

Verso sera il cielo si coprì di grandi nuvole bianche seguite poi da nuvoloni grigio scuro e viola. Cominciò a scendere una pioggia battente e ci furono tuoni e lampi di luce che illuminarono la terra spoglia e i nudi alberi privi di foglie.

Il tuono, o la pesante atmosfera calda di una tempesta, facevano sempre venire il mal di testa a Olivia. Rimase sdraiata in camera al buio e, senza chiudere gli occhi, guardò la notte cupa e nera, finché la luce di un lampo illuminò tutto e lei distolse gli occhi, abbacinata. Non rimase lì tutta la sera, ma scese di sotto. Il tuono successivo fu meno violento, ma la pioggia non diminuì e si abbatté sugli alberi e sulle finestre. Lei era ancora pallida e il mal di testa non era svanito del tutto. Prese un libro, ma lo lesse appena, spesso levava stancamente lo sguardo sugli altri: George che si sporgeva in avanti con foga per esprimere qualche osservazione urgente o Mr Premiss che leggeva concentrato, seduto tranquillo sulla sua sedia. Oltre al mal di testa, ora si sentiva anche un po’ depressa.

Quella sensazione di sconforto, per quanto lieve, perdurò anche il giorno successivo. La tempesta era passata; dagli alberi qua e là pendevano dei rami rotti e tutto gocciolava di pioggia, ma non era pioggia vera e il cielo era ritornato del solito grigio spento, senza movimenti o trasformazioni.

Arrivò il giorno di Natale. Era difficile avvertire un’atmosfera di festa. Mr Premiss non riteneva necessario interrompere il lavoro ed Eleanor voleva cominciare subito un libro che qualcuno le aveva dato. Ma George decise di andare a trovare Mr Nettle e Olivia si incamminò con lui verso il villaggio. Lo lasciò alla porta di Mr Nettle e proseguì da sola per una passeggiata. Le campane della chiesa stavano suonando, i negozi erano chiusi e i bambini indossavano il vestito buono, come la domenica. Le campane suonavano perché un tempo era nato un bambino che avrebbe salvato il mondo. Quando tornò dalla passeggiata erano già in chiesa; poteva sentirli cantare. Guardò la finestra di Nettle e si chiese se George si fosse già avviato verso casa, ma invece di fermarsi a vedere risalì lentamente la collina.

Il giorno successivo, a un’ora piuttosto tarda, Mr Premiss, improvvisamente stanco del lavoro, insistette per andare a fare una passeggiata per il villaggio e convinse Eleanor, Olivia e George ad accompagnarlo. Faceva un freddo gelido quella sera, ma si vedevano le stelle. Mr Premiss era di ottimo umore; si mise a fianco di Olivia nel buio mentre scendevano per la collina, la prese sottobraccio e con le dita toccò la sua mano dentro il guanto di lana.

«Oh, ma sono fredde», disse, guardandola negli occhi e sorridendo. «Sentite come sono fredde», disse in tono grave a George, si tolse i guanti imbottiti di pelliccia e glieli mise sopra gli altri.

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